“Noi vogliamo solo dire che adesso ci siamo anche noi”.

Così proclama uno dei cinque giovani impegnati nel progetto “Cotti in Fragranza”. E’ la voglia per chi è dentro di non essere invisibile, di dimostrare di essere. Di valere qualcosa.

E’ proprio da loro che partiamo nel raccontare questa storia, perché ci hanno dimostrato, giorno dopo giorno, di essere pronti a scommettere su se stessi e a fidarsi di noi.

Da subito stabiliamo insieme che quella del biscottificio è un’avventura comune, dove ognuno fa la sua parte in ogni aspetto del lavoro. Ognuno mette in gioco le sue idee, le sue esperienze, la sua visione.

In attesa che i lavori di ristrutturazione vengano ultimati si susseguono gIi incontri con i cinque giovani coinvolti ed i risultati sono stati da subito straordinari: tirano fuori un pay-off vincente, ottime proposte per il nome del primo biscotto, idee per il packaging, idee per la vendita. Ragioniamo insieme sulle materie prime e sui costi. Insomma non c’è più un noi e un loro, ma solo un Noi, i “Cotti in Fragranza”.

La scelta chiare e netta è di operare sul protagonismo dei giovani per definire una precisa etica della responsabilità poiché siamo certi che la persona che prende coscienza delle responsabilità verso se stesso, gli altri ed il mondo acquisisce di pari grado la consapevolezza di essere l’artefice della storia, ha chiaro che ciò che farà avrà effetto su se stesso e gli altri. Utilizziamo l’apprendimento reciproco come condizione necessaria e unica strategia vincente.

Noi vogliamo diventare insieme persone competenti, capaci di operare scelte precise per il proprio benessere e quello altrui, capaci di cogliere il significato delle cose, valutare e decidere. In grado di utilizzare strategie adeguate nei diversi contesti per trovare nuovi adattamenti e soluzioni creative.

Vogliamo creare un buon prodotto, di qualità. Buono al palato e alla vista.

L’idea iniziale è di creare un laboratorio per la produzione di “prodotti da forno”. Abbiamo scelto però di cominciare creando un solo tipo di biscotto che avesse un forte legame con la tradizione siciliana, che utilizzasse materie prime locali, preferibilmente biologiche, e che fosse unico nel suo genere.

Per fare ciò ci siamo affidati a uno tra i migliori chef pasticceri della Sicilia, Giovanni Catalano, che ha già iniziato la formazione ai cinque giovani ed ha creato la ricetta del biscotto primogenito: un frollino secco al mandarino tardivo di Ciaculli, detto anche “Marzuddu”, ovvero con maturazione in Marzo.

Ed ecco che parte la raccolta dei mandarini: 400 kg di mandarini raccolti, sbucciati, tritati, conservati, congelati. A riserva per tutto l’anno.

Due giornate piene di emozioni, tra sole e pioggia, risate e stanchezza, racconti, voci, silenzi.

Facciamo la scelta precisa di utilizzare per la raccolta un frutteto messoci a disposizione dell’associazione Jus Vitae. Il terreno è un bene confiscato alla mafia dove l’associazione ha realizzato una fattoria didattica. E’ il racconto di un bene a cui si sta dando un nuovo valore e significato, come i ragazzi stanno cercando di fare nel percorso giudiziario che hanno di fronte. E’ un segnale forte quello che vogliamo trasmettere. Essere lì mette in moto ragionamenti e riflessioni.

A noi servono solo le bucce. Cosa fare del frutto? E così decidiamo di ben conservare i frutti e portarli agli ospiti di una comunità terapeutica per tossicodipendenti gestita dal Don Calabria e ad uno dei centri Caritas cittadini, che gestisce una mensa per senza fissa dimora e migranti. E così senza neanche averci troppo ragionato su, il lavoro dei ragazzi assume un gesto riparativo.

Perché “Cotti in Fragranza” vuole essere anche questo: un percorso di riparazione dal danno facendo cose “buone”.

E facciamo le prime prove: gli ingredienti ci sono. Impastiamo e cuociamo. Assaggiamo ed aggiustiamo. Fino ad affinare il prodotto finale. Parallelamente ci attiviamo per cercare i fornitori delle materie prime che reagiscono in modo entusiasta al nuovo progetto, ponendosi come amici e collaboratori. E cerchiamo lo chef formatore, che accompagnerà ogni giorno i giovani fino a renderli autonomi. E lo troviamo: un professionista nel suo ambito, Nicola, che sa molto di buono anche lui.

Tutto ciò si realizzerà in un locale all’interno del complesso Malaspina, in cui si trovano sia l’Istituto Penale per i Minorenni che il Tribunale e la Procura per i Minorenni. Il biscottificio sorgerà proprio nel giardino della villa interna del complesso Malaspina, dove i giovani ospiti (all’interno di un altro progetto, L’Orto di Licia, promosso e sostenuto dal Don Calabria in collaborazione con il Dipartimento di Agraria di Palermo) stanno coltivando piante aromatiche e officinali, curcuma, zenzero, salvia, sesamo, menta. Con qualche girasole gigante, qua è là, per il godimento degli occhi. E chissà, magari l’anno prossimo, produrremo un biscotto allo zenzero e noi saremo gli stessi produttori.

Il laboratorio dispone di tutte le attrezzature necessarie per iniziare con una produzione di circa 100 kg di biscotti alla settimana.

“Cotti in Fragranza” è promosso dall’Istituto Penale per i Minorenni di Palermo, dall’Associazione Centro Studi Don Calabria e dalla Fondazione San Zeno.

Finiamo il nostro racconto sempre con le parole dei giovani protagonisti:

Io spero che quando uscirò posso continuare a lavorare con voi, perché così resto sempre quello che sono ora.

Per mettersi in contatto con Cotti in Fragranza: info@cottiinfragranza.com

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