Habilitas: tre ambasciatori di paesi dell’America Latina a Palermo per un focus sulla cooperazione
Si è concluso ieri, 14 marzo, il Programma di Tirocini internazionali di alta professionalità Habilitas, dal titolo “Cooperativas agroalimentarias en Sicilia. producción, transformación e inclusión social” patrocinato dall’Organizzazione Internazionale Latino Americana “IILA” e organizzato in collaborazione con Fondazione Don Calabria per il sociale ETS.
Per quattro settimane, otto esperti di agroalimentare provenienti da Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Paraguay, Perù e Uruguay, hanno vissuto presso Casa San Francesco Rooms, una delle attività di stampo sociale che opera all’interno del complesso di Casa San Francesco.
All’evento di chiusura hanno partecipato tre ambasciatori di paesi dell’America Latina, Colombia, Cile e Perù, che hanno incontrato i rappresentanti delle cooperative del territorio e ascoltato le proposte progettuali degli otto esperti che hanno partecipato al Programma internazionale.
Nelle quattro settimane, i partecipanti ai tirocini internazionali, hanno seguito un percorso intensivo di capacity building, attraverso un fitto programma di attività formative, di counselling e di interazione dinamica, oltre a numerose visite tecniche, volte all’approfondimento di aspetti legati alla cooperazione agricola italiana e in particolare siciliana, alla progettazione e all’analisi del territorio e hanno avuto modo di conoscere aziende di eccellenza agroalimentare del territorio che portano avanti progetti di inclusione sociale legati al cibo.
All’evento di chiusura hanno partecipato, oltre ai rappresentanti di Fondazione Don Calabria per il sociale ETS e di Fondazione IILA, gli ambasciatori Ligia Margarita Quessep, dell’Ambasciata della Repubblica della Colombia, Ennio Vivaldi dell’Ambasciata della Repubblica del Cile ed Eduardo Martinetti, dell’Ambasciata della Repubblica del Perù.
Coinvolti nella mattinata di lavoro anche diversi partner e le aziende che hanno ospitato le visite da parte dei tirocinanti: Legacoop, Confcooperative, Molini del Ponte Drago, Tenute Orestiadi, Cooperativa Valdibella, Cooperativa Rigenerazioni Onlus, Cooperativa Verbum Caudo, Cooperativa Blu Ocean, Cooperativa Macondo e ancora, il Comune di Polizzi Generosa e il Consorzio Libera Terra Mediterraneo il cui rappresentante, Francesco Citarda, ha emozionato i presenti con una dichiarazione che è stata condivisa da tutti: “Da soli non si può fare tutto ma insieme si può fare anche l’impossibile, questo ci insegna la Cooperazione.”
I lavori dei tirocinanti sono stati al centro dell’incontro, attraverso proposte progettuali che verranno presentate nei paesi di provenienza e trasformate in azioni concrete da attuare attraverso i governi, Fondazione Don Calabria e Fondazione IILA.
“IILA, nella sua missione originaria, ha proprio quella di costruire relazioni e ponti concreti tra i paesi dell’America Latina, l’Italia e l’Europa e questo modulo rappresenta una declinazione concreta di questa mission. La Sicilia ha una storia così interessante sul tema del cooperativismo e i professionisti latinoamericani hanno potuto conoscere sul campo la rete costruita attorno all’esperienza di Don Calabria qui in Sicilia, una cosa unica e straordinaria.” – le parole di Giannandrea Dossi – Direttore esecutivo IILA.
“L’importanza di questo incontro è proprio l’interscambio tra l’esperienza dell’Italia, che ha una base di cooperativismo della piccola e media impresa e che ha dato ai territori il giusto valore attraverso i prodotti propri di quella regione e ha permesso all’italia di portare nel mondo un Made in Italy di altissima qualità” le parole dell’Ambasciatrice della Repubblica della Colombia, Ligia Margarita Quessep, che ha sottolineato che “i paesi latino americani possono imparare da questa esperienza e crescere anche nell’esperienza che già stanno svolgendo nel loro paese, nell’ambito del cooperativismo, per poter creare sinergie e crescere a favore di un cooperativismo sociale del quale i paesi latino americani hanno tanto bisogno”.
La sessione di chiusura del progetto Habilitas è stata anche l’occasione per approfondire la storia dei diversi paesi, valorizzare le unicità e al tempo stesso sottolineare gli elementi di connessione utili a favorire la cooperazione.
“È magnifico mettere insieme diverse persone dell’America Latina intorno a concetti importanti per la quale lottare nel mondo contemporaneo, tornare a vederci come parte di una complessità della quale tutti siamo responsabili e penso che il cooperativismo sia la maniera più diretta di costruire questo ponte.” – la dichiarazione di Ennio Vivaldi, Ambasciatore della Repubblica del Cile in Italia – “La storia dell’America Latina è particolarmente drammatica ed è cominciata da un vero aprtheid. Intorno agli anni 20, in Cile, si è discussa una legge sull’educazione di base obbligatoria e qualcuno sosteneva che i figli dei contadini non dovessero accedere all’istruzione perché questo avrebbe creato frustrazione perché avrebbe accentuato la condizione di contadini poveri o ancora peggio ribelli.
Da lì si è fatto un lunghissimo percorso in ambito cooperativo tra i piccoli produttori, le loro famiglie, le popolazioni indigene, dimostrando che la cooperazione e la complementarietà sono più forti della rivalità.”
Parole di riconoscenza anche da parte di Eduardo Martinetti, Ambasciatore della Repubblica del Perù in Italia che ha evidenziato come “Il progetto ha dimostrato di essere un modello funzionante soprattutto per un Paese in cui la cooperazione rappresenta una possibilità di sviluppo in moltissime zone e in cui sono presenti oggi diseguaglianze, Qui a Palermo abbiamo appreso l’evidenza dell’operato del Centro Studi Don Calabria e ce ne andiamo con una idea di ciò che possiamo replicare, il suo lavoro, indipendenza, l’essere resilienti e replicare ciò a beneficio delle comunità.”
Spazio ai protagonisti del progetto Habilitas con la presentazione dei progetti conclusivi da parte degli otto professionisti coinvolti nei tirocini. José Gerardo Tajonar Castro – Presidente Anerm – Asociación de Importadores y Exportadores de la Republica Mexicana ha sottolineato, in conclusione del suo intervento che ”siamo molto soddisfatti delle conoscenze e possiamo tornare in America Latina con le informazioni e le competenze che abbiamo appreso e che possiamo applicare alle nostre zone e collaborare con le istituzioni per formare una rete con obiettivi di cooperazione”.
Graciana Mujica, Directora Ejecutiva, Fundación Nodos del Grupo Cooperativo integrado por Asociación de Cooperativas Argentinas, La Segunda Seguros, Avalian Salud y Coovaeco Turismo è stata la partecipante proveniente dall’Argentina: “L’esperienza è stata molto ricca e stimolante. Abbiamo conosciuto il modello delle cooperative sociali che pongono davanti a tutto la valorizzazione dei prodotti e la valorizzazione del territorio, ciò contribuisce al fatto che la gente possa vivere nei suoi luoghi, al passaggio generazionale e alla creazione di nuove imprese innovative.”
Le connessioni tra i diversi paesi anche al centro dell’intervento di Lucia Lauro, assistente sociale, coordinatrice dell’iniziativa per Fondazione Don Calabria per il sociale: “Il progetto Habilitas ci ha permesso, come Fondazione Don Calabria, di conoscere realtà di paesi sudamericana molto più simili alla Sicilia e a paesi del sud Italia di quanto immaginiamo. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con professionisti del settore agroalimentare e di scambiare la nostra esperienza di inserimento socio lavorativo in ambito della ristorazione e della pasticceria con la loro esperienza in campo agroalimentare”.
Anche José Luis Rhi-Sausi, coordinatore del progetto Habilitas per IILA, ha sottolineato i punti di connessione tra i diversi paesi: “Come si è visto dalle diverse relazioni, c’è un humus culturale molto omogeneo, non per niente molti movimenti di cooperazione dell’America Latina sono nati dall’esperienza italiana. Nella realtà attuale le sfide che il cooperativismo italiano sta affrontando sono quelle delle sfide del movimento cooperativo latino americano.”
Le riflessioni e gli spunti su cui lavorare sono davvero tanti e da disseminare in diversi ambiti della comunità. Lo ha sottolineato anche Mariangela Di Gangi – Consigliera Comunale di Palermo che ha sottolineato come “per le amministrazioni locali sia importante ricevere l’attenzione di tre ambasciatori e di un’organizzazione come IILA perché è un riconoscimento a ciò che il terzo settore e la cooperazione fanno per la nostra città”.
La consigliera comunale ha inoltre rinnovato l’invito alla collaborazione, alla co-progettazione e all’integrazione tra quello che è il mondo della politica con il mondo cooperazione sociale e dell’associazionismo, perché solo attraverso la condivisione a livello progettuale degli obiettivi si può generare un valore aggiunto.