Il Jail Career Day: un’importante occasione di networking per le persone in esecuzione di pena
Un altro importante step per il progetto Svolta all’Albergheria con la terza edizione del Jail Career Day che si è tenuto giovedì 13 giugno, negli spazi dello SCALO 5B – Lisca Bianca, all’interno della Fiera del Mediterraneo.
C’è stata una grande partecipazione di aziende, oltre 70, che si sono registrate per incontrare le 40 persone persone profilate e inserite in percorsi di professionalizzazione e supporto all’autonomia lavorativa, realizzati in collaborazione con Next – Nuove Energie X il Territorio.
Il Jail Career Day ha dimostrato di essere una preziosa occasione di networking che ha lo scopo di supportare l’inserimento lavorativo delle persone in esecuzione di pena e sensibilizzare la comunità e le imprese sull’importanza di dare valore a processi significativi per la costruzione di una vera giustizia di comunità.
L’evento, che ha visto una prima sessione nel 2022, la successiva nell’ottobre 2023 a Siracusa, vuole replicare e rimodulare un modello funzionale e suggellare l’importanza del fare rete per trasformare i valori in buone pratiche.
È un’occasione di networking in cui crede fortemente Fondazione con il Sud che supporta l’iniziativa sin dalla genesi.
“Proprio in questi giorni parte un nuovo bando dedicato alle persone private della libertà personale e Fondazione con il Sud crede molto in queste opportunità e quello che si sta facendo in Sicilia, nelle carceri di Palermo e Siracusa dimostra che è possibile, che se si dà una speranza e un’opportunità e se si lavora sull’imparare e sul fare, i risultati vengono ed è possibile migliorare la vita di tante persone e di tante famiglie. Grazie a questa iniziativa ci date la possibilità di dimostrare che è possibile fare delle cose legate all’articolo 27 della nostra costituzione, ma soprattutto incidere sulla vita delle persone.”
Le parole di Stefano Consiglio, Presidente di Fondazione con il Sud, che ha inviato un video messaggio a tutti i partecipanti.
Lavorare incessantemente sulla creazione di sinergie di sistema che valorizzano le competenze delle persone, mettendole al centro della loro vita, si trasforma in potenziamento dei territori trasformando criticità in risorse, abbattendo i pregiudizi.
Come sottolineato anche da Piergiorgio Morosini, Presidente del Tribunale di Palermo.
“Interpreto questa occasione come un messaggio di speranza verso chi vuole ricostruirsi una vita; è un contributo autentico verso persone che hanno sbagliato e per il loro inserimento.
Qui si punta su qualcosa di molto prezioso ovvero l’alleanza tra diversi protagonisti e con chi ha scontato con il carcere i suoi errori.
Se spesso il carcere è necessario è altrettanto necessario rendere le persone socialmente recuperabili e non lasciarle alla mercé di certe logiche e di certi contesti, soprattutto nel nostro territorio, per contrastare ogni forma di criminalità soprattutto quelle di matrice mafiosa.
Ma è fondamentale la disponibilità di tutti gli attori protagonisti, il coraggio e la volontà di superare dei pregiudizi ed è forse questo il punto problematico, al di là di quelle che possono essere le risposte del legislatore e delle istituzioni.”
Oggi il gap tra domanda e offerta è sempre più ampio e sempre maggiore è la sensibilità delle aziende verso i temi di carattere sociale ed etico, nonostante restino poco informate sulle possibilità e sui vantaggi economici derivanti dalle assunzioni di persone detenute o sugli sgravi fiscali applicabili a categorie con fragilità, di cui le persone in esecuzione di pena fanno parte.
Le imprese che decidono di avviare dei percorsi di assunzione con persone detenute possono ottenere, come previsto dalla legge Smuraglia, un credito d’imposta pari all’80% o 90% per ogni lavoratore assunto.
Gli imprenditori che hanno dato la loro testimonianza durante l’evento, hanno posto l’accento proprio sulle opportunità offerte alle aziende da questi percorsi di formazione e assunzione.
Marco Durastanti, di Villa Costanza, dopo l’esperienza del primo Jail Career Day, ha abbattuto i pregiudizi e scelto di assumere e avviare tirocini.
“È bellissimo conoscere un mondo a cui mi sono approcciato con scetticismo.
Siamo sempre giudicati e giudichiamo, e avevo molti dubbi e molte paure, ma il primo Jail Career Day mi ha permesso di conoscere un mondo empaticamente molto forte.
Ho avuto l’occasione di ascoltare donne e uomini che raccontando le loro storie fanno cadere tutti i filtri, si instaura un rapporto e vivere tutto questo mi è servito a superare la paura.
Adesso la svolta è avvenuta! È una grande opportunità per le aziende perché c’è difficoltà a trovare risorse.
Mohammed, che lavora con noi oggi, è l’esempio di come a volte una persona su cui tu non avresti scommesso si dimostra migliore, in termini di lavoro, di persone che non hanno lo stesso trascorso.”
A dare il via al Jail Career Day, prima di entrare nel cuore degli incontri professionali, le parole di Nadia Lodato, coordinatrice del progetto Svolta all’Albergheria!
“Dobbiamo ribadire che il reato non è la persona, ma un fatto circoscritto.
E per chi deve scontare o ha scontato una pena, non si deve parlare di seconda possibilità, ma di una prima possibilità.
Il carcere non può essere privazione di ogni diritto, noi siamo qui per un percorso di accompagnamento fuori dal carcere e nulla è possibile se non ci si mette in connessione.
A partire da questo è nato il progetto che ci ha portato qui, dove ci sono aziende, la parte produttiva della Sicilia, che non hanno pregiudizi, sono qui in ascolto e non hanno paura di mettersi in gioco.
Chi oggi partecipa ai colloqui – conclude Nadia Lodato – può dimostrare alle famiglie che è possibile essere portatori di benessere per la città.”
Salvatrice Rizzo, Dirigente Servizio XII – Centro per l’impiego Palermo e Monreale, ha parlato dell’impegno attuale e dei progetti in campo per il futuro, cruciali per colmare il gap tra domanda e offerta di questo periodo.
“Il centro per l’impiego è il luogo istituzionalmente competente per creare l’incontro nel mondo del lavoro, ha l’impegno di farsi conoscere e lavorare sul territorio e deve essere al centro per la costruzione di quelle competenze che portano le persone a colmare, tassello dopo tassello, il gap tra aziende e lavoratori.
È importante per fare tutto ciò creare una rete solida, dove ci si prende l’impegno con le associazioni di categoria di capire qual è l’esigenza dei lavoratori e dell’azienda e fidelizzare le imprese tramite tutta una serie di incentivi che ci sono e non vengono conosciuti e comunicati.
Si deve inoltre intervenire sulla programmazione dei fondi europei, strumenti che se ben utilizzati possono dare benefici ad aziende e lavoratori.”
Francesca Costa, Presidente Confesercenti Palermo, presente con diverse aziende della sua associazione, ha sottolineato la necessità di farsi portavoce dei bisogni di diversi settori e di partire dal valore dell’inclusione.
“Inclusione significa valorizzazione delle competenze e non recupero delle persone.
Se a chi è stato in un istituto di pena, si dà l’occasione di formarsi e di lavorare, le statistiche dimostrano a quanti benefici tutto ciò può portare.
Le nostre aziende sono qui oggi, hanno scelto di esserlo, non hanno avuto nessun tentennamento e significa che siamo cresciuti, che questa società sta cambiando.
Oggi assisteremo a questi momenti di matching e siamo sicuri che sarà un momento utile anche per le aziende, che avranno beneficio da questi incontri.”
L’intervento di Domenico Pistone, Coordinatore Legacoop Sicilia Occidentale, che da sempre sostiene l’iniziativa.
“Quella di stasera è una straordinaria occasione per promuovere e rilanciare i nostri principi e mettere in pratica ciò che fa parte della nostra missione.
Abbiamo la responsabilità di valorizzare le persone, mettere insieme economia, lavoro e opportunità e di riuscire, attraverso l’incontro tra diverse realtà, di diventare ponte per gli altri. Non lasceremo solo chi vuole percorrere un percorso di riscatto.”
Giuseppe La Vecchia, Presidente Provinciale CNA, ha concluso gli interventi e dato il via ai momenti di matching.
“Bisogna dare l’occasione alle persone di esprimere la loro dignità, superare il pregiudizio. Queste stesse persone possono aiutare gli imprenditori attraverso il dialogo e il confronto, perché possiamo crescere insieme e superare questo momento di difficoltà che stanno vivendo le aziende nel reperire persone.”
Diverse le preziose testimonianze aziendali di chi ha già creduto nel progetto Svolta all’Albergheria! e assunto persone in esecuzione di pena, come quella di Stefania Milano, del gruppo Virga & Milano, che già da tempo è impegnato nell’assunzione di personale per i suoi locali.
“Un imprenditore si assume un rischio, è vero, ma sono stata subito d’accordo a intraprendere questo percorso. Nel nostro caso la spinta in più è arrivata anche da parte di tutti i ragazzi di sala e cucina. C’è la voglia di arricchirsi, lavorando a contatto con una persona che ha voglia di riscatto perché vengono fuori occasioni importanti.
Per questo abbiamo deciso di continuare su questa linea.”
A conclusione degli incontri sono intervenuti Monica Di Gaetano e Giovanni Catalano della Pasticceria Oscar, che hanno supportato il progetto Cotti in Fragranza sin dal principio, seguendo la formazione dei ragazzi all’interno dell’IPM Malaspina e donando le ricette dei primi biscotti.
“Da oltre 15 anni insegno dentro al carcere, ho conosciuto tante persone ed è stata un’escalation pazzesca – le parole di Giovanni Catalano – ho scelto poi di portare questa esperienza anche in azienda”.
“La nostra è una testimonianza di amore. – interviene Monica Di Gaetano – Abbiamo avuto l’occasione di avvicinarci a queste persone, di stargli accanto, si sono fidate di noi e nella nostra azienda sono cresciute professionalmente. Il pregiudizio è molto forte anche da parte delle famiglie e noi dobbiamo supportarle, offrire un’opportunità.”