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Si è concluso il Programma Habilitas 2024

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Si è concluso il Programma Habilitas 2024

habilitas 2024

Si è concluso, giovedì 5 dicembre, con un convegno nella Sala Pio La Torre dell’Assemblea Regionale Siciliana, il Programma Habilitas 2024, incentrato su “Cooperativismo sociale e produttivo in Sicilia – Produzione e trasformazione agroalimentare con inclusione sociale“.

Il Programma alla sua seconda edizione in Sicilia, ha visto impegnati 8 professionisti del settore agroalimentare provenienti da diversi paesi dell’America Latina, ospitati per tutto il periodo a Casa San Francesco, e coinvolto rappresentanti di istituzioni locali, esperti internazionali e attori del territorio, riuniti per condividere le esperienze maturate e i risultati concreti raggiunti.

Il periodo di stage ha offerto ai tirocinanti latinoamericani la conoscenza diretta e l’esperienza pratica del movimento cooperativo italiano, un settore, composto da 50.000 cooperative e 1,2 milioni di persone, riconosciuto dalla Costituzione.
Nel programma di lavoro dello stage è stato possibile approfondire, tra le altre cose, l’impatto economico dell’esperienza cooperativa e l’inclusione sociale, ma anche gettare le basi per un ricambio generazionale.

A trarre le somme del Programma, che ha complessivamente coinvolto numerose realtà cooperative siciliane, tra cui Libera Terra e ValdiBella, e latino americane e ha visto la collaborazione di LegaCoop Sicilia e di Confcooperative Sicilia, è stato Don Ivo Pasa, Presidente del Centro Studi Opera Don Calabria, che ha sottolineato come iniziative come Habilitas rappresentino una preziosa opportunità “per creare una “squadra” globale, dove la cura per la “pacha mama” e il rispetto del Creato diventano pilastri fondamentali per uno sviluppo sostenibile.” “Qualsiasi Paese che non tiene conto del lavoro nei campi è un Paese che ha i giorni contati. È fondamentale prendersi cura della terra con attenzione e devozione, lavorando in sintonia e sinergia per il bene di tutti”.

habilitas 2024

L’Ambasciatore dell’Ecuador in Italia, Esteban Moscoso Bohman, ha evidenziato l’importanza di vivere esperienze dirette per comprendere appieno l’impatto delle metodologie cooperative, lodando l’approccio normativo alla confisca dei beni mafiosi “per trasformare il male in bene.” Ha citato esempi di successo di cooperazione tra Ecuador e Italia, come il progetto sul caffè equo e solidale, rafforzando il legame tra sostenibilità ambientale e giustizia sociale.

Valentina Chinnici, deputata dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha ricordato l’eredità di Pio La Torre e “l’importanza delle leggi sui beni confiscati alla mafia per dare valore al territorio e per collegare il tema dei diritti a quelli della legalità e dello sviluppo sostenibile.

Don Ivo Pasa ha evidenziato come i risultati del progetto abbiano confermato l’importanza della cooperazione per il futuro della società. “Habilitas ha mostrato come il cooperativismo possa creare valore, promuovere inclusione sociale e trasformare le fragilità in opportunità. Questo progetto ci ricorda che la terra non è solo fonte di produzione, ma un patrimonio da proteggere e valorizzare”. Ha inoltre ribadito l’importanza dell’educazione e della formazione, strumenti essenziali per rendere i giovani protagonisti del cambiamento.

Lucia Lauro, project manager della nostra Cooperativa Sociale Rigenerazioni Onlus, ha aggiunto che “accogliere il progetto di IILA in Sicilia è stato naturale, perché qui le reti rappresentano una forza unica. La Sicilia e l’America Latina condividono la ricchezza della terra, delle persone e delle relazioni, e questa comunanza ha reso Habilitas una piattaforma ideale per lo scambio e la crescita reciproca”.

Secondo Lauro, il progetto ha aperto nuove possibilità di collaborazione e crescita sostenibile. “Habilitas ci ha insegnato che tessere reti di cooperazione è il primo passo verso un futuro più equo e sostenibile. Ora il nostro impegno deve essere quello di continuare a sviluppare modelli inclusivi, dove la terra sia un bene comune e le comunità locali siano le protagoniste del cambiamento”.

Anche Don Ivo Pasa ha lanciato un messaggio per il futuro: “Dobbiamo continuare a lavorare insieme, condividendo esperienze e competenze per rafforzare le nostre comunità. È essenziale promuovere il dialogo tra Paesi e realtà diverse, perché solo unendo le forze possiamo affrontare le sfide globali come i cambiamenti climatici, le crisi economiche e le disuguaglianze sociali”.

Filippo Parrino, Presidente LegaCoop Sicilia “Il programma Habilitas rappresenta, prima di tutto, una straordinaria esperienza umana che incarna i valori più autentici della cooperazione italiana, sanciti dall’articolo 45 della Costituzione. La cooperazione ha il compito di trasferire un bene sociale a chi ne ha più bisogno, intervenendo lì dove lo Stato non riesce ad arrivare.”

Come ricordiamo – continua Parrino – attraverso figure simbolo come Accursio Miraglia, il nostro impegno deve essere continuo: c’è ancora molto da fare per sostenere chi vive ai margini e dare loro una possibilità concreta di riscatto. A 140 anni dalla nascita di Legacoop, siamo orgogliosi di rappresentare un modello di solidarietà che, attraverso l’azione cooperativa, continua a fare la differenza in Italia e in Sicilia.

Per tutti i partecipanti, il programma Habilitas si è rivelato un esempio virtuoso di cooperazione internazionale, dimostrando come il dialogo tra Sicilia e Paesi latinoamericani possa generare modelli replicabili in contesti diversi. Dalle parole di Santiago Avila Venegas, presente in rappresentanza dell’ambasciata della Colombia in Italia, emerge una visione ambiziosa: ”il cooperativismo non è solo una risposta a piccoli problemi, ma può diventare un modello di trasformazione sociale globale che unisce economia, diritti, tutela delle comunità locali e del loro patrimonio.

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